Nell'imbrunire del giorno mi incammino lungo il sentiero...con le mani in tasca a stringere ricordi, con la mente pullulante di pensieri antichi e nuovi, con il cuore pulsante di ardente vita.
Sospesa oggi nel varco temporale tra ieri e domani nel fluire dell'esistere.
I colori del cielo si mescolano confluendo dal rosso cielo delle speranze che contorna il pallido sole invernale con la prima sensazionale pennellata di blu trapunta di stelle ad accogliere la sera.
Il sentiero è illuminato dagli ultimi raggi di sole e dai primi brillanti riflessi di luna.
I passi si susseguono calmi seguendo il tracciato della memoria: rivedo l'abbraccio iniziante, ne riesco a percepire ancora il calore; ecco riaffiarore il testo poetico di una canzone colonna sonora dei giorni, nella mente il suono si trasforma in emozioni; quella gita fuori porta gioisa; l'incontro tanto atteso...sullo schermo cinematografico davanti al quale mi trovo vengono riproposte queste ed altrettante immagini significative di giorni che hanno preso consistenza con il loro essere riempiti di attese, sorrisi, rinunce, volti, insuccessi, gioie, traguardi, parole, soddisfazioni, sospiri e respiri confluendo tutti nell'incessante battito della vita.
Proseguo con passo deciso lungo il sentiero.
Adesso prendono posto gli auspici ed i buoni propositi da non tradire ma da attuare con paziente volontà.
Lo schermo ora è bianco, posso solo immaginare ciò che sarà, non prevedere.
Le aspettative si costruiscono sulle sensazioni che forse diverranno certezze e con questo intenso desiderio non mi volto a guardare dietro di me cosa resta sul sentiero, ma alzo lo sguardo e riesco a scorgere il delinearsi di una strada che attende di essere percorsa nel migliore dei modi per vedere attuati sogni e speranze!
Il sentiero è nel suo farsi...non resta che continuare a camminare!
“Il miracolo che salva il Mondo, il dominio delle faccende umane, dalla sua normale, ‘naturale’ rovina è in definitiva il fatto della natalità, in cui è ontologicamente radicata la facoltà dell’azione. È, in altre parole, la nascita di nuovi uomini e il nuovo inizio, l’azione di cui essi sono capaci in virtù dell’esser nati. Solo la piena esperienza di questa facoltà può conferire alle cose umane fede e speranza, le due essenziali caratteristiche dell’esperienza umana che l’antichità greca ignorò completamente. È questa fede e speranza nel Mondo che trova forse la sua più gloriosa e stringata espressione nelle poche parole con cui il Vangelo annunciò la lieta Novella dell’Avvento:
‘Un Bambino è nato per noi!’.”
L'altruismo è una forte potenzialità interiore dell'Uno che si prodiga verso l'Altro per ascoltarlo, comprenderlo, sostenerlo ed aiutarlo, per gioire insieme o per dividere il peso delle difficoltà.
Ho appreso queste importanti caratteristiche dialogando recentemente con due Volontari, ai quali ho chiesto di riportare sul Blog le loro risposte alle mie domande.
Loro hanno accolto la mia proposta e con umiltà mi hanno chiesto di rimanere anonimi. Perchè il bene si fa ma lo si tiene per sè, perchè non è motivo di vanto ma potrebbe essere d'esempio.
Sono onorata di aver avuto l'opportunità di ascoltare le profonde ed emozionanti parole che con genuinità e passione questi due gentili Volontari mi hanno raccontato e sentitamte li ringrazio!
Ecco il nostro dialogo a tre voci.
- Come è nato il tuo desiderio di metterti al servizio per gli Altri?
1. "Il mio desiderio è nato nel vedere il prossimo indifeso solo e bisognoso d’aiuto. Anche il lavoro che svolgo è per me una forma di volontariato soprattutto quando si presentano casi particolari e difficili, ma l’amore ed il sorriso danno sempre la giusta risposta e soluzione a tutto."
2. "Il desiderio di fare qualcosa a favore di chi è meno fortunato nasce dall’esempio ricevuto dal mio caro Papà che in vita si è sempre speso per aiutare gli altri."
- Da quanti anni svolgi attività di volontariato per RFI?
1. "Ho iniziato a fare volontariato per RFI nel 2013 per il progetto "Casa dolce casa". Era nel cuore ed è il cuore il motore di tutte le varie iniziative."
2. "Faccio parte della squadra dei Volontari di RFI, gruppo Ferrovie dello Stato, dal 2011."
- Quali sono le caratteristiche che devono contraddistinguere chi si vuole approcciare al mondo del volontariato?
1. "Io penso che tutti potremmo fare il volontariato basta avere un pizzico di umiltà, sensibilità ma soprattutto amore nel donarsi al prossimo bisognoso che tende la mano cercando di leggere negli occhi di ognuno di essi per far sentire il calore che spezza ogni diversità."
2. "Le caratteristiche per approcciarsi a fare il Volontario sono, a mio avviso, la consapevolezza di essere più fortunati di tante altre persone che, non per loro scelta, sono nate e vivono in condizioni di disagio. A questo bisogna aggiungere una alta predisposizione ai rapporti umani ed interpersonali e, non da ultimo, avere, o crearsi, uno scudo per respingere le difficoltà e le critiche che inevitabilmente si presenteranno. Personalmente sono disposto di due caratteristiche potentissime: la gentilezza ed il sorriso."
- Hai incontrato lungo i tuoi innumerevoli "viaggi della speranza" sia persone comuni che personaggi famosi. Noti una differenza di predisposizione alla solidarietà tra gente comune e persone famose?
1. "Ho incontrato Atleti, Cantanti...chi di più, chi un poco di meno hanno donato con grande generosità. Per me è una gioia vedere i volti, le loro espressioni mentre fanno le donazioni: persino alcuni si emozionano!"
2. "Assolutamente no, nel senso che, sia tra gli uni, che tra gli altri ci sono persone disponibili, generose e non."
- Quest'anno per quale Associazione ricaverete proventi? Ce ne puoi fare cortesemente una descrizione? Quando è partitala raccolta? Su quali treni potremo incontrare Voi Volontari?
1. "Quest’anno raccoglieremo fondi per il Banco Alimentare per recuperare i pasti caldi, limitando e contrastando gli sprechi del cibo. Siamo sui treni dal 2 Dicembre 2017 fino al 5 Gennaio 2018. Specificatamente sui Frecciarossa, Frecciargento ed anche se io farò molto questi ultimi un poco per comodità in quanto passano da dove lavoro ed un poco perché conosco il personale di bordo e posso dire di sentirmi a casa."
2. "I proventi della raccolta di quest’anno andranno alla fondazione Banco Alimentare. Il Banco Alimentare è una ONLUS Italiana che si occupa di raccogliere derrate alimentari e di recuperare quelle che provengono dalle eccedenze delle industrie, dalla grande distribuzione e dlla ristorazione. Tali derrate verranno poi distribuite alle varie Associazioni Umanitarie sparse sul territorio che utilizzeranno, a loro volta, per fornire, gratuitamente, pasti alle persone bisognose.
Ci potrete incontrare, prevalentemente, sulle Frecce di Trenitalia ed anche sui treni Intercity e Regionali."
- Cosa pensi delle grandi Aziende che offrono ai propri dipendendi l'opportunità di svolgere queste importanti missioni?
1. "E’ una grande Azienda che crede in noi dipendenti e ci permette di impegnare il nostro tempo concretizzandolo nella solidarietà pur vivendo in un difficile momento."
2. "Senza dubbio non si può pensare che bene per le Aziende che si adoperano per il sociale e soprattutto per quelle che coinvolgono anche i loro dipendenti. Il Gruppo Ferrovie dello Stato impiega tantissime risorse: economiche, logistiche e umane per il sociale ed è leader in questo tra le principali Aziende, tutto questo mi rende orgoglioso di farne parte."
- Nel 2015 voi Volontari siete stati ricevuti dal Santo Padre nella sala Nervi in Vaticano in occasione del Giubileo dei Ferrovieri. Cosa ricordi di questa esemplare esperienza?
1. "Nel 2015 siamo stati ricevuti da Papa Francesco ed è stato un evento unico, una emozione profonda nel vedere la Sua umiltà la Sua semplicità. Sua Santità è stato sempre vicino alle persone povere rendendosi povero in mezzo ai poveri. Questa è stata per me l’occasione che mi ha permesso di poterLo guardare da vicino, stringergli la mano e sentire il Suo calore."
2. "Incontrare un Pontefice è, di per sé, un evento eccezionale. Incontrare Papa Francesco, potergli parlare, stringergli la mano e abbracciarLo è stato un evento più che straordinario, semplicemente perché Lui è straordinario.
L’emozione e la gioia di tale incontro rimarranno indelebili nella mia memoria."
- Grazie per avermi concesso questo dialogo, ti senti di fare un appello di sensibilizzazione riguardo il "donare e ricevere"?
1. "Donare è un gesto spontaneo che arricchisce sia chi lo compie che chi lo riceve."
2. "L’appello che mi sento di fare per cercare di sensibilizzare a donare è questo: quotidianamente capita, a tanti di noi, di spendere piccole somme per cose che non ci sono strettamente necessarie e senza tanto rifletterci sopra, facciamo più attenzione in questi momenti tagliando una parte di queste spese e destiniamone il corrispettivo per le persone che non hanno il minimo indispensabile per alimentarsi e vivere dignitosamente."
"Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno."
Poi ti fermi a riflettere e ti rendi conto che il tempo non è quantità ma solamente entità relativa in quanto, talvolta, il tempo di qualità lo vivi con Persone che lo riempiono autenticamente pur essendo conoscenze recenti ma di grande valore; ricevendo da esse ascolto, presenza, confronto e condivisione!
Grazie sentitamente a chi c'è perchè ogni presenza genuina è di fondamentale importanza!
Una fantastica rivelazione nel mondo della musica internazionale è l'Artista, Cantautrice e Modella Franco - Polacca Petite Meller!
La giovane Cantante, recentemente nominata agli MTV European Music Awards come Best MTV Push Artist, è perennemente in viaggio tra Los Angeles, Londra e Stoccolma per incidere il suo nuovo Album.
La passione di Petite Meller per la Musica ha origine nella sua infanzia quando registrava le sue prime canzoni con un piccolo registratore portatile rosa. Poi, per gioco, durante una vacanza con i suoi Nonni in un villaggio turistico si è esibita per la prima volta su un palco ed ha vinto un Milkshake. Da allora ha compreso che il suo futuro sarebbe stato caratterizzato dalla Musica!
Petite Meller è una Artista con una moltitudine di sorprendenti sfaccettature che la rendono una Cantante all'avanguardia e con un successo in ascesa, come dimostrano i milioni di visualizzazioni dei suoi video su YouTube ed il grande numero di fans che la acclamano da tutto il Mondo.
Nella sua adolescenza ha vissuto a Tel Aviv dove ha fatto parte, in quel periodo, del gruppo Terry Poison, ma ha trovato il suo straordinario successo da solista nel 2015 con il singolo "Baby Love" conquistando tutte le classifiche internazionali.
Nei suoi video girati magistralmente in varie località del Mondo, mai banali, nè scontati ma ricercati ed ispirati molte volte a famosi Film della storia del Cinema, Petite Meller esprime se stessa, la sua rara unicità, la sua vasta intelligenza e dà voce al suo motto "Dance the pain away!" perchè per lei la Musica è un luogo sicuro nel quale esprimere con libertà e convinzione se stessi senza temere il giudizio altrui.
Petite Meller è paladina della libertà di espressione e ciò lo dimostrano le sue gote sempre rosse (per esorcizzare una brutta ustione presa da piccola) ed affermando "Wear your trauma proudly" perchè non bisogna avere paura delle prorpie ferite.
Il 9 Settembre del 2016 è stato rilasciato dalla Island Records il primo Album di Petite Meller: "Lil Empire"!
Piccolo impero perchè, secondo Petite Meller, esiste una speciale connessione tra lei, i suoi collaboratori ed i suoi ammiratori che tutti insieme fanno parte del "piccolo impero di creatività" del quale è protagonista assoluto il suo genere musicale "Le Noveau Jazzy Pop"!
Petite Meller ha stretto rapporti musicali con il cantante Børns incidendo la Cover "Sunday Morning"; con PNAU dando vita alla stupenda "Lil' Love" ed infine con Shamir ha scritto la canzone "Grace" presente in "Lil Empire".
Petite Meller non è solamente una Cantautrice affermata ma è anche una famosa Modella e sta ultimando il Master in Filosofia alla Sorbona di Parigi.
La cultura in campo umanistico, la passione per la Psicoanalisi, per i Film d'Autore, per i viaggi e per la moda sfociano nei complessi testi delle canzoni di Petite Meller sempre molto apprezzabili e con un sound accattivante e coinvolgente.
Non resta che brindare con Champagne o cioccolata calda, per i quali Petite Meller ha una predilezione, al futuro artistico di questa stella della Musica!
Il miracolo della nascita è uno degli eventi che da sempre affascinano e fanno riflettere su quanto sia complessa l'esistenza e come essa si manifesti nel suo crescere nel corso di nove mesi nel grembo materno arrivando all'apice della bellezza e della meraviglia della venuta al Mondo di ogni creatura!
Quando si annuncia la lieta notizia della nascita di un Bambino si dice sovente "è venuto alla luce!". È venuto alla luce perchè da quel momento, dal suo pianto iniziale e dal respiro che apre i suoi polmoni per farvi entrare la vita, ogni Bambino appartiene alla luce della realtà e dal suo principio iniziante si avvia in direzione del suo essere e del suo esserci nel Mondo!
I Bambini sono la purezza, l'incanto, la gioia ancora viva di un'attualità brutalizzata da violenza ed oppressione che purtroppo vede prorpio molti Bambini innocenti vittime di questi orrori odierni.
Dovremmo osservare gli occhi limpidi dei Bambini per porre fine a tutte le guerre ed ai sanguinosi scontri tra popoli per fare crescere i nascituri di oggi in un pacifico ed accogliente domani.
I Bambini sono tutti preziosi e ciascuno di essi è la storia di un evento straordinario che si svilupperà nel corso del suo avvenire.
Tra tutti i Bambini ne esiste uno che fa parte del mio vissuto, che ho iniziato a voler bene da quando sua Madre mi diede la notizia della sua gravidanza ed ho trascorso nove mesi osservando le foto del suo pacione crescere, ascoltando i suoi racconti di giovane Madre, la scelta del nome, le foto del corredino, e vivendo di riflesso le grandi sensazioni per l'arrivo di questa nuova vita nell'Universo!
E poi l'otto Ottobre del 2015 con immensa gioia Pietro Emanuele è venuto alla luce ed un grande entusiasmo ha fatto capolino in me ed in tutti noi!
La prima volta che ho avuto l'onore di conoscerlo, di prenderlo in braccio e di vedere nei suoi teneri occhi il futuro ho provato emozioni indescrivibilmente piene ed autentiche.
Pur avendo solo due anni Pietro Emanuele mi ha donato la possibilità di ravvivare l'incanto della magia nel vedere e nell'apprezzare la vita nel suo attuarsi.
Auguro a Pietro Emanuele ed a tutti i Bambini del Mondo di avere l'opportunità di vivere un'esistenza serena, ricca di salute, di amore e priva di sofferenze ed odio perchè i nostri Bambini rappresentano la speranza ed ognuno di essi è un privilegio per l'umanità e merita di essere trattato con rispetto, cure ed attenzioni perchè affinchè un Mondo migliore si attui dobbiamo ripartire dall'Amore e dalla meraviglia, così come ci insegnano i Bambini.
L'Artista siciliano Giovanni Caccamo, cantante affermato ed autore di mirabili testi, è attualmente impegnato nel Tour teatrale "Piano & Voce" in molte città d'Italia in attesa della pubblicazione del suo terzo lavoro discografico ( o "capitolo", come lui lo definisce) di prossima uscita.
Giovanni Caccamo in questo Tour si presenta sul palco con la sua padronanza scenica e si esibisce accompagnato solamente dal suono del pianoforte e dalla sua profonda voce di personale peculiarità e dalle vibranti tonalità eccellentemente fautrici di emozioni ripercorrendo il suo repertorio compresi i brani del suo ultimo Album "Non siamo soli".
"Piano & Voce" non rappresenta un semplice concerto musicale. Giovanni Caccamo alterna, infatti, momenti di Musica a quelli di dialogo e confronto con il suo pubblico, che ha la possibilità di porgli domande ed esprimere curiosità.
La caratteristica che possiede questo giovane Artista di immenso talento nel dar voce ed ascolto anche al suo pubblico, oltre che a presentare i suoi successi e canzoni di Artisti a lui cari, denotano uno spiccato senso umano ed umiltà rara pur essendo egli un celebre Cantautore.
Dialogando con il suo pubblico Giovanni Caccamo esprime anche vicende della sua carriera e dà un forte esempio e messaggio a chi lo segue: le occasioni non ci vengono date da un luogo, da una persona o da un contesto. Le occasioni dobbiamo crearcele da soli reinventandoci e mettendoci sempre alla prova per superare noi stessi e raggiungere le nostre ambizioni con l'unico ausilio della nostra propria volontà.
Il nuovo Album di Giovanni Caccamo conterrà oltre a nuove fantastiche esperienze musicali una cover della grande Artista Giuni Russo che il Cantautore siciliano omaggia riproponendo la canzone "La Sua figura".
Oggi è uscito su YouTube il video di "Bianca", una nuova versione della canzone pubblicata precedentemente nel 1999 dal gruppo Afterhours, guidato da Manuel Agnelli, all'interno del loro Album "Non è per sempre" e successivamente presentata in versione acustica nel 2001.
La canzone "Bianca" è stata nuovamente incisa e rivisitata in una rinnovata veste che vede gli Afterhours presentare la canzone con la Cantantessa Carmen Consoli !
La nuova versione di "Bianca" in duetto con Carmen Consoli è contenuta nel Best Of "Foto di pura gioia" con il quale gli Afterhours celebrano i loro primi trenta anni di carriera.
Nella mia interpretazione "Bianca" potrebbe apparire a prima vista come una canzone d'amore, come il dialogo tra due persone innamorate.
Invece, a mio avviso, "Bianca" è la voce di un soliloquio, la riflessione di sè che un io non determinato compie.
Forse questo io è una ragazza di nome Bianca e nella canzone è narrata la sua storia.
Bianca indica anche la nitidezza ed il bianco che è il colore del candore, di qualcosa che è nella sua natura immacolato e privo di contorni.
La voce interiore esprime il proprio pensiero su di sè, si vede troppo informe, acerba e nel suo profondo vorrebbe estrinsecare il colore che nasconde per donare tonalità a sè e alla vita senza cadere nella banalità.
Questa purezza incatena lo svilupparsi di un essere a se stesso e che tiene le mani in mano, incapace di agire ma allo stesso tempo bramoso di realizzarsi per diventare la più bella cosa che possa accadere.
Il rimbalzare di battute come tra un io che è e l'alter ego, l'io che vorrebbe essere, infonde coraggio a questa voce solista e privata inizialmente di materialiatà ma che attraverso il raccoglimento e l'attento esame di ciò che vorrebbe essere lo attualizza per assumere un nuovo colore ed una nuova forma di vita nella speranza della realizzazione: "vedrai"!
Negli occhi di oggi si legge la soddisfazione del dispiegarsi dei giorni futuri di novella luce irradiati perchè il raggiungimento di un ambito traguardo simboleggia l'inizio di altrettante nuove prospettive da conquistare!
Arrivato in cima ti volti, ammiri dall'alto il percorso affrontato: costellato di successi, sacrifici ed impegno. Dall'alto la visuale d'insieme mostra l'unità della Persona che sei diventato oggi conquistando un titolo di studio per il quale nulla è stato lasciato al caso.
Domani sarai ancora tu, ma con qualcosa in più che caratterizzerà maggiormente il tuo essere.
La tua migliore insegnante è stata la vita stessa, che con ogni esperienza che ti ha portato a compiere, ha irrobustito il tuo carattere di Persona instancabilmente affascinata dal Mondo, bramoso di nuove scoperte esistenziali e sempre accompagnato dalla "curiositas" che i latini designavano come più alta forma di saggezza per perseguire la conoscenza!
Questo è l'incipit di nuove avventure da vivere e storie da scrivere per riempire le pagine della tua vita di giovane Uomo dignitoso e da oggi stimato Dottore!
Ho portato un fiore dove giaci ed ho rivolto il mio pensiero a te affinchè il tuo ricordo rimanga limpido oggi e per sempre dopo questi nove anni trascorsi senza poterti vedere...
Viaggiando lungo il cammino dell'esistenza si presentano a noi innumerevoli volti ognuno dei quali cela una personalità insostituibile, ma sfogliando il libro della nostra vita ci accorgiamo che di molte Persone abbiamo solo un vago ricordo sfocato mentre altre Persone con il loro tocco lieve, talvolta fugace o persistente, hanno dato spessore e consistenza ai nostri giorni lasciando di sè una traccia in noi sfiorandoci l'anima e arricchendo pagine importanti del nostro passato che ritroviamo nel nostro presente grazie al tempo di qualità che ci hanno donato ed insieme a questo anche una piccola parte di loro che custodiamo nei ricordi più preziosi ed ai quali facciamo appello per ritrovare qualcosa di smarrito ma ancora vivo.
Guardando con gli occhi odierni il mio passato trovo una nobile presenza che ha plasmato parte del mio essere rendendomi più ricca umanamente.
Una Persona di tale calibro ed importanza è per me il Maestro Matteo Cavicchini: illustre Pianista di fama internazionale ma al contempo Persona di umile raffinatezza.
Nè il tempo che scorre, nè gli eventi possono tramutare la fiamma della stima e dell'ammirazione in dimenticanza e dal passato si giunge al presente tramite un filo conduttore: la Musica!
Dialogando con il Maestro Matteo Cavicchini riscopro oggi l'eccelso Musicista ed Uomo di nobili valori quale è ed è sempre stato attraverso un colloquio che abbiamo recentemente avuto e che con orgoglio riporto.
Dialogo con il Maestro Matteo Cavicchini:
- Maestro come e da quando è nato il tuo amore e la tua dedizione per la Musica?
"All'età di sette anni, con febbre a 39, nel "lettone" dei genitori, delirante (o così credevano mamma e papà) per un'influenza che da giorni mi obbligava a casa, ho espresso il desiderio di imparare a suonare il pianoforte. Convinti si trattasse di un capriccio passeggero mi portarono a casa un foglio sul quale erano scritte le basi elementari della teoria. Il mio viaggio con la musica iniziò in quel momento."
- Ti sei Diplomato nel 1995 presso il Conservatorio "Achille Peri" di Reggio Emilia, qual è stata la tua esperienza da studente del Conservatorio?
"La mia esperienza al Conservatorio è stata straordinaria. Sono entrato all'età di 13 anni, poco più che bambino e sono uscito a 23, poco meno di un uomo! Ho conosciuto musicisti splendidi, validi insegnanti e compagni di scuola meravigliosi. Con queste figure ho percorso un "capitolo" della mia esistenza unico e indimenticabile. Il Conservatorio è stato la mia seconda casa, e coloro che lo abitavano le mia seconda famiglia. Ancora oggi sono in ottimi rapporti con la stragrande maggioranza di loro, per confronti, consigli o semplicemente per scambiare due parole. Sono nati sodalizi artistici che negli anni mi hanno regalato grandi soddisfazioni, vivendo momenti intensi e unici in saggi, concorsi, Master e concerti. Di certo è stato il periodo più bello della mia vita."
- Ti sei formato, oltre che al Conservatorio, seguendo anche Corsi di Perfezionamento e Master. Quali sono i tuoi consigli da Pianista affermato nel panorama musicale per chi desidera intraprendere la carriera musicale come professione?
"Dopo il Conservatorio ho frequentato il triennio all'Accademia Internazionale Umbra e negli anni ho partecipato a corsi di alto perfezionamento pianistico, per approfondire i repertori e per maturare le scelte artistiche più consone al mio pianismo.
I consigli che posso dare alle nuove generazioni sono i seguenti: sicuramente il percorso accademico è d'obbligo, ma consiglio vivamente di procedere parallelamente con gli studi tradizionali, per una formazione più completa e per avere maggiori possibilità nel mondo del lavoro.
Consiglio una precoce attività artistica, che aiuti a preparare fisicamente e psicologicamente il "futuro" concertista, cercando di arricchire il più possibile il proprio bagaglio di esperienze, preparando repertori che comprendano la musica operistica, liederistica, cameristica, contemporanea, e non solo quella solistica, che molto raramente trova sbocchi professionali."
- Nella tua vasta carriera ti sei esibito in molte città italiane e Nazioni estere in varie formazioni: da quella solista, in duo fino a quella cameristica. Quali sono le diverse attitudini che bisogna possedere per esibirsi in queste tre formazioni?
"Ognuno di noi nasce con caratteristiche e inclinazioni artistiche differenti, negli anni si scoprono e si definiscono, grazie alle numerose esperienze che la musica offre e spontaneamente si dovrebbero abbandonare quegli ambiti nei quali non ci riconosciamo. Ecco, io sto ancora vivendo questa fase di ricerca, perchè amo accompagnare cantanti, amo il duo pianistico, amo la musica solistica, amo la musica da camera e amo la musica corale, senza distinzioni. La mia attività concertistica è decisamente caotica!
Le attitudini che occorre avere sono un buon orecchio, un giusto rispetto per colui o coloro che si esibiscono con te, tanta passione e tanto interesse."
- Nel 2010 hai inciso con la corale "Francis Poulenc" la magistrale Missa "Et loquar cor ejus" con il Maestro Roberto Braglia Orlandini. Come è nato questo sodalizio e cosa si prova nell'incidere un disco?
"Il sodalizio con il Maestro Braglia è nato nel 2006. Eravamo colleghi alla Scuola Comunale di Musica, lui insegnava canto e musica da camera, io pianoforte; aveva bisogno di un pianista fisso, che lavorasse con la sua corale femminile, e preso da curiosità per i raffinati repertori che affrontavano, accettai senza riserve.
Arrivammo a preparare un repertorio molto vasto, di grande interesse, e i concerti risultarono decisamente apprezzati. In quel periodo scrisse la Missa, per coro femminile, voce solista e pianoforte e alla prima esecuzione partecipò il celebre sopranista Angelo Manzotti, che entusiasta dell'opera ne propose l'incisione alla sua etichetta discografica, la Tactus.
La mia esperienza discografica è stata importante, non semplice, ma molto importante. Si trattava di una "prima volta", e la consapevolezza che in due giorni avremmo dovuto incidere una Missa, un Beatus Vir e un Salve Regina, con un pianoforte gran coda Yamaha C7 (meraviglioso, ma sconosciuto alle mie dita!!), in teatro, mi metteva una discreta ansia. Sono stati due giorni snervanti, ne siamo usciti tutti provati. Non sono mancati momenti di divertimento, gioia e soddisfazioni, e non sono mancati momenti di tensione, smarrimento e delusioni, ma il tutto è stato ampiamente ripagato dal risultato finale!"
- Non solo Pianista ma sei anche Direttore del Coro di voci bianche "Les Choristes" che hai fondato nel 2013, quali sono le tue sensazioni da Pianista e quelle da Direttore?
"Sì, nel 2013, dopo una breve esperienza alla scuola primaria, con un laboratorio corale, ho formato il coro di voci bianche "Les Choristes".
Non ho un pianista che collabori con noi, quindi mi trovo a dover dirigere e suonare contemporaneamente. Ho bambini di 7-8-9 anni, che necessitano di un gesto chiaro e costante da parte mia, ma dovendo suonare mi limito a gesti saltuari. Per fortuna mi sono di grande aiuto i più grandi (10/13 anni), che con la loro vocalità, esperienza e maturità riescono a sopperire alle mancanze dei più piccoli."
- Sei stato il mio insegnante di Pianoforte per molti anni e mi hai donato molto anche umananente attraverso le tue lezioni.
Quali sono le doti ed abilità che deve avere un buon Maestro di Musica quale tu sei? Quali elementi hai voluto trasmettere a tutti i tuoi allievi? Cosa ti ha lasciato il tuo periodo da Maestro di Musica e quali consigli vorresti dare a chi volesse intraprendere la strada dell'insegnamento?
Quali sono i valori fondamentali del buon Insegnante?
"L'insegnante deve assolvere ad un numero di compiti, e i compiti sono soggetti ad una infinità di variabili. Un educatore deve possedere caratteristiche fuori dal comune: dev'essere carismatico, fantasioso, perspicace, testardo, sensibile, autorevole, a volte un poco "amico" (facendo molta attenzione), a volte un poco "nemico" (facendo molta attenzione). Occorrono pazienza, volontà e tanta umiltà, per essere all'altezza della missione, e quotidianamente si scopre che non esistono linee guida o certezze; occorre la consapevolezza che ogni classe è differente e ogni studente è unico.
Ho sempre cercato di trasmettere il più possibile ai miei studenti, nella speranza potessero portare a casa qualcosa di bello e autentico, con alcuni sono riuscito, con altri ho faticato senza risultati, con altri ancora non sono riuscito a trovare il giusto canale di comunicazione, ma posso serenamente affermare che mai nessuno è stato abbandonato o lasciato a se stesso, senza provare e riprovare possibili soluzioni!
L'esperienza didattica è un'esperienza di vita unica, per se stessi e per gli altri, altamente sconsigliato non provarla!"
- È possibile, secondo te, il connubio tra nuove istanze musicali e la Musica Classica?
"Argomento molto delicato! Il connubio tra nuove istanze musicali e Musica Classica è possibile certo, anzi può essere molto divertente e costruttivo per qualsivoglia genere musicale, credo però siano necessari punti di confine da non oltrepassare.
La musica si regge su precise regole strutturali, negli anni si sono modificate, percorrendo una linea orizzontale che ha portato alla fusione più linguaggi, con contagi di ogni genere. Oggi "sento" una sovrapposizione di stili talmente caotica che fatico a percepire le radici stilistiche di un brano. Questo è il segnale di un confine valicato, e il risultato ha inevitabilmente disorientato il pubblico, innescando un meccanismo di appiattimento culturale. Si sono sfocati i confini in modo irreversibile e il pubblico di oggi difficilmente può distinguere con competenza le proposte, ne consegue una grande crisi musicale, i cui devastanti effetti si leggono e si ascoltano quotidianamente!"
- Sei stato recentemente protagonista a Busseto nella casa dove Giuseppe Verdi visse dai 10 ai 18 anni per un Concerto di beneficenza a favore dell'Avis ed hai eseguito le composizioni di Giuseppe Verdi. Quali sono le emozioni nel riproporre e rievocare i grandi Compositori proprio nei luoghi del loro vissuto?
Il binomio Musica - Beneficenza può portare a grandi risultati in ambito solidale e sociale secondo il tuo punto di vista?
"Sono ospite spesso alla Casa del Giovane Verdi di Bussetto, ed è sempre grande l'emozione che accompagna l' esibizione sul suo pianoforte. Il legame che si è creato con la Signora Sichel (proprietaria della Casa) e i suoi ospiti si fa ogni volta più intensa e speciale, posso orgogliosamente dire che si è creato un vero e proprio rapporto d'amicizia e di stima. Eseguire musiche di Verdi in quella casa, su quello strumento, è un autentico onore.
A questi eventi non manca mai la beneficenza, la Signora Sichel è sempre disponibile e pronta ad aiutare il prossimo, con originalissime idee finalizzate alla raccolta fondi. Nell'evento di Ottobre, ad esempio, ha regalato all'AVIS un centinaio di libri della sua prestigiosa casa editrice, contenuti in una splendida valigia vintage, per permettere all'associazione di raccogliere danaro dalla vendita degli stessi, da poter utilizzare per l'AVIS di Busseto.
Meravigliose le persone che collaborano con lei, la Dottoressa Meri Rizzi e il Professor Corrado Mingardi."
- Il Filosofo Friederich Nietzsche affermava che "senza Musica la vita sarebbe un errore". Penso che tu concordi con questa frase, se dovessi riassumere in poche parole cosa rappresenta per te la Musica quali aggettivi e termini fondamentali utilizzeresti?
"La Musica rappresenta per me una ragione di Vita, grazie a lei riesco ad esprimere l'inesprimibile, riesco a trasformare in luce ogni zona d'ombra, riesco a colorare ogni tonalità di grigio e riesco a dare voce ad ogni mio più recondito sentimento.
Ritengo il suo valore universale, trascendentale ed eterno!"
- Un'ultima domanda: quali sono i must musicali immancabili nella tua Playlist?
"Confesso, non ho una playlist, il mio DAP contiene centinaia di brani di vario genere, e quotidianamente (in relazione al mio stato d'animo) i miei gusti richiedono brani differenti. E' raro che ascolti le stesse cose per più di due giorni consecutivi!
Oggi, ad esempio, ho voglia (e credo bisogno) di Mahler e... Freddy Mercury!"
Grazie gentilissimo Maestro Matteo per avermi concesso questo piacevole dialogo.
L'immemso talento musicale unito all'amore incondizionato per l'Arte fanno del Maestro Matteo Cavicchini un eccellente punto di riferimento per il panorama pianistico.
Ma non solo Musica, il Maestro Matteo Cavicchini è anche un grande poeta dalla cui penna scorrono magistralmente parole che colmano il cuore di emozioni, così come quando le sue dita sfiorano i tasti di un Pianoforte!