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mercoledì 29 novembre 2017

Raccontare una canzone: "Bianca" degli Afterhours con Carmen Consoli.

Oggi è uscito su YouTube il video di "Bianca", una nuova versione della canzone pubblicata precedentemente nel 1999 dal gruppo Afterhours, guidato da Manuel Agnelli, all'interno del loro Album "Non è per sempre" e successivamente presentata in versione acustica nel 2001.
La canzone "Bianca" è stata nuovamente incisa e rivisitata in una rinnovata veste che vede gli Afterhours presentare la canzone con la Cantantessa Carmen Consoli !
La nuova versione di "Bianca" in duetto con Carmen Consoli è contenuta nel Best Of "Foto di pura gioia" con il quale gli Afterhours celebrano i loro primi trenta anni di carriera.

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"Foto di pura gioia"



"Bianca"

Sei il colore che non ho 
e non catturerò.
Ma se ci fosse un metodo 
vorrei che fosse il mio.

Fanne quel che vuoi, di noi 
me l'hai insegnato tu!
Se c'è una cosa che è immorale 
è la banalità

lo sai, lo sai 
che tu sei troppo bianca per restare 
mano nella mano con te stessa 
e non voglio certo che tu sia 
la mia più bella cosa mai successa.

Sei il colore che non ho 
e che vorrei essere io 
ma se ti rende libera 
ti regalo il mio.

Lo sai, lo sai 
che tu sei troppo bianca per restare 
mano nella mano con te stessa 
e non voglio certo che tu sia 
la mia più bella cosa mai successa.

Tu sei troppo bianca per restare 
mano nella mano con te stessa 
e non voglio certo che tu sia 
la mia più bella cosa mai successa.

Vedrai!

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Nella mia interpretazione "Bianca" potrebbe apparire a prima vista come una canzone d'amore, come il dialogo tra due persone innamorate.
Invece, a mio avviso, "Bianca" è la voce di un soliloquio, la riflessione di sè che un io non determinato compie.
Forse questo io è una ragazza di nome Bianca e nella canzone è narrata la sua storia.
Bianca indica anche la nitidezza ed il bianco che è il colore del candore, di qualcosa che è nella sua natura immacolato e privo di contorni.
La voce interiore esprime il proprio pensiero su di sè, si vede troppo informe, acerba e nel suo profondo vorrebbe estrinsecare il colore che nasconde per donare tonalità a sè e alla vita senza cadere nella banalità.
Questa purezza incatena lo svilupparsi di un essere a se stesso e che tiene le mani in mano, incapace di agire ma allo stesso tempo bramoso di realizzarsi per diventare la più bella cosa che possa accadere.
Il rimbalzare di battute come tra un io che è e l'alter ego, l'io che vorrebbe essere, infonde coraggio a questa voce solista e privata inizialmente di materialiatà ma che attraverso il raccoglimento e l'attento esame di ciò che vorrebbe essere lo attualizza per assumere un nuovo colore ed una nuova forma di vita nella speranza della realizzazione: "vedrai"!




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