"Interludio di luci sul Tempio dei Dioscuri"
Se dovessi descrivere Agrigento mi rifugerei in una immagine per raccontarla, in una foto che ho scattato durante una delle innumerevoli escursioni alla Valle dei Templi.
La foto "Interludio di luci sul Tempio dei Dioscuri", vincitrice del Concorso "Fotografa il Territorio" indetto dal Distretto Turistico Regionale "Visit Valle Dei Templi" nel 2013, racchiude la mia visione della città che il Poeta greco Pindaro definì "la più bella tra le città dei mortali".
Fotografare rappresenta per me il tramite tra un gesto che rende eterno un istante e l'espressione visuale di un moto dell'animo racchiuso in un impulso interiore.
Al centro dello scatto si ergono le rovine del Tempio dedicato ai gemelli, figli di Zeus e Leda, Castore e Polluce: i Dioscuri.
Questo tempio è anche conosciuto come il "tempio delle due colonne" per un gioco prospettico che mostra diversificate sembianze dello stesso che dipendono dal punto di vista dal quale lo si osserva.
Il tempio dei Dioscuri è uno tra quelli, ad oggi, maggiormente segnato dallo scorrere dei secoli ed a mio avviso rappresenta un duplice aspetto: quello delle origini e quindi anche quello della famiglia, essendo l'unico tempio dell'antica valle ad essere intitolato a due persone, due persone unite da un legame di sangue, per l'appunto.
La corrosione degli eventi e delle situazioni hanno fatto giungere a noi nel tempo quattro sole colonne a simboleggiare la provenienza e la famiglia. Quest'ultima attualmente sorretta da due venerandi pilastri.
Luci flebili ma allo stesso tempo abbaglianti troneggiano sulla superficie dell'immagine: Agrigento è la città di luci ed ombre, città di contraddizioni e controsensi; luci flebili che tendono a non illuminare questi aspetti che la caratterizzano.
Dall'altro lato la bellezza abbagliante del vasto mare dalle cristalline acque, i variopinti colori dell'incantevole natura diversi e magnifici in ogni stagione ed il vasto patrimonio artistico e culturale che sono, o meglio, dovrebbero essere, motivi di ricchezza per la città.
A sovrastare questo incontro di millenarie vicende che vede numerosi popoli di diverse fattezze succedersi distruggendo e ricreando sulla terra arsa dal caldo sole e sulle rovine vi è un cielo che tende a schiarisi, ad aprirsi...
Oggi prende il posto della dolente nostalgia una luce sulla storia, una luce che fa storia!
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