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domenica 29 ottobre 2017

Halloween: lo stordimento storico e l'importanza della commemorazione dei defunti

Qualche giorno fa ero al supermercato per comprare l'insalata, e al reparto "Orto - Frutta", scegliendo una lattuga, ho assistito al dialogo tra due anziani coniugi un po' storditi e un po' confusi sulla festa di Halloween.
Non che volessi essere invadente nell'ascoltare ciò che si dicevano, ma il contenuto del loro botta e risposta frenetico e accorato mi ha dato da pensare.
La questione tra i due venerandi signori si sviluppava in più punti, erano vivacemente presi da più aspetti da dover compiere. La moglie teneva le redini della situazione, apparentemente saldamente, mentre il marito le esprimeva il suo consenso e si dava da fare attivamente per cercare di trovare in ogni reparto del supermercato tutto ciò che serviva a portare a termine la loro missione di quel pomeriggio: comprare la zucca di "Alùin", i dolcetti "con le forme mostruose", i lumini "per dar quel tocco lì, di paura e suspance" e gli addobbi "più spaventosi che ci siano".
La missione dei due Nonni era, tristemente, quella di acquistare tutto l'occorrente per preparare la festa di Halloween ai loro nipotini e riempirli quindi di dolcetti come festa comanda, fargli avere la loro zucca intagliata con dentro il lumino e gli addobbi per rendere tutto più accattivante.
Premetto che sono convinta che tutte le azione che compiono i Nonni per i propri Nipoti derivino dall'affetto, ma questi due poveri anziani mi hanno dato la parvenza di essere stati indotti a compiere tali gesti da una tradizone importata in Italia, che non fa parte della nostra storia, della nostra cultura secolare, inglobata nel nostro territorio nazionale dal mero consumismo, e sebbene li abbia visti entusiasti nel voler compiere il loro intento, allo stesso tempo li ho trovati smarriti perché ciò che facevano,  probabilmente, appariva anche a loro bizzarro e non familiare.
In Italia la festa di Halloween è stata introdotta verso la fine degli anni Novanta ed ha preso sempre più piede perdendo il suo significato di festa popolare di origine celtica che aveva come senso celebrativo quello della fine dell'estate (come ricorda il nome gaelico "Samhain").
In Italia le celebrazioni da ricordare dovrebbero essere ben altre e di ben altro spessore: il 1° Novembre è la Festa di tutti i Santi e il giorno seguente ricorre la commemorazione di tutti i defunti.
Penso che sia opportuno ambire a un cambiamento del senso di marcia attualmente in corso e invece di andare nella direzione dei balli in maschera sfrenati, del rumore e del frastuono delle feste, tornare al silenzio, almeno in questi due giorni celebrativi.
Credo sia fondamentale rinnovare il significato del ricordo di coloro che non sono più su questa Terra nel raccoglimento e nella riflessione tacita, che molto probabilmente sarebbe più educativo per le nuove generazioni in quanto insegna il rispetto per chi è stato presente prima di noi e permette a coloro che non ci sono più di rivivere attraverso i nostri pensieri.
E a quei due Nonni vorrei dire: non affannatevi per cercare di preparare una festa che non rientra nei vostri schemi di vissuto, ma piuttosto prendeteli sulle vostre ginocchia i vostri nipotini e narrate loro la vostra storia e quella dei loro antenati… perché attraverso il ricordo di coloro che sono stati importanti per noi è possibile comprendere chi siamo e sicuramente i vostri piccoli ne rimarranno felici e arricchiti!



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